Mediazione dei conflitti


 
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Anna Frank 185Posted: 1/12/2014, 06:40
CITAZIONE (Paesaggi @ 22/11/2014, 15:20) 
Una scuola trainata dal desiderio di apprendere degli studenti...
Come?

".. ascolto attivo, autoconsapevolezza emozionale, umorismo, per mettere in atto il confronto creativo..."
valegioPosted: 26/11/2014, 10:22
Ascolto Attivo con i nostri studenti e studentesse!!!
Gli studenti/studentesse , in classe, hanno una gran voglia di allacciare o riallacciare la relazione con noi insegnanti, desiderano essere ascoltati/e senza sentirsi giudicati/e.
Io, insegnante che metto in atto l'ascolto attivo devo rispettare due presupposti.
1. sono seriamente interessato/a a ciò che l'altro dice
2. penso che ciò che dice l'altro/a sia la sua unica verità

Quale "contesto d'ascolto" posso pensare ? come organizzarmi con itempi e gli spazi?
Un'altra domanda : come posso mantenere l'interesse ed evitare il giudizio ?
A scuola, siamo molto propensi a giudicare !!!
Gabriella Giornelli1Posted: 24/11/2014, 23:52
CITAZIONE (Paesaggi @ 22/11/2014, 15:20) 
Una scuola trainata dal desiderio di apprendere degli studenti...
Come?

".. ascolto attivo, autoconsapevolezza emozionale, umorismo, per mettere in atto il confronto creativo..."
PaesaggiPosted: 24/11/2014, 21:30
Perché a scuola emergono solo pochi aspetti dell' animo umano, solo quelli più conformi alle aspettative/richieste degli adulti e al progetto che la scuola si è dato... che troppo spesso è decisamente lontano dalla vita. Noi insegnanti, forse dovremmo prenderci meno sul serio e riconoscere con molta umiltà e un po' di umorismo che vediamo solo una parte dei nostri ragazzi e metterci in ascolto di tutti quei pezzi che ci mancano...
valegio1Posted: 24/11/2014, 18:06
A proposito di intelligenze…
In classe , la mia esperienza dice che lo studente che si presenta il più ribelle e demotivato si rivela spesso il più creativo, colui che fa le domande più complesse, quando incontra lo sguardo di un adulto che lo ascolta.
Molto probabilmente “accede” ad altre intelligenze, quelle che restano più in ombra durante una normale attività didattica.
Gabriella GiornelliPosted: 22/11/2014, 19:14
La diversità è una risorsa in quanto ti permette, come insegnante, di capire dai più deboli cosa devi rafforzare, quali argomenti approfondire e viceversa puoi utilizzare le competenze dei migliori perché possano essere "tutor" di altri compagni . La diversità di intelligenze è una risorsa perché offre mille spunti alla creatività dell'insegnante, molti modi e strumenti per poter facilitare la conoscenza.
alessandra.boccacciniPosted: 22/11/2014, 15:45
"...e pensare alla diversità come risorsa."
PaesaggiPosted: 22/11/2014, 15:20
Una scuola trainata dal desiderio di apprendere degli studenti...
Come?

".. ascolto attivo, autoconsapevolezza emozionale, umorismo, per mettere in atto il confronto creativo..."